13 motivi per parlare di adolescenza

13 reasons why è una serie televisiva nata negli USA e arrivata in Italia con Netflix. Lodata e criticata allo stesso tempo, la serie racconta la storia dell'adolescente Hannah Baker e dei motivi che l'hanno portata al suicidio.

 

Hannah parla di se stessa, delle sue emozioni e delle sue paure. Un turbinio di eventi, di scelte e di non scelte che la conducono nell'oscurità più profonda.

 

 

Hannah racconta la sua verità così come ogni personaggio racconta la sua verità. Ognuno interiorizza gli avvenimenti di cui è partecipe in modo diverso, elaborando una diversa spiegazione per gli eventi che sono successi, per le parole che sono state dette.

 

La serie non è rivolta esclusivamente ad un pubblico giovane ma è pensata anche per i genitori e i professionisti che accompagnano gli adolescenti nel percorso di crescita. Vengono affrontati tanti temi senza censure, neanche per le scene più forti.

 

Eccovi 13 motivi per guardare la serie e per parlare di adolescenza:

 

1. SUICIDIO: è il tema centrale della serie. Perché la protagonista ha compiuto un gesto così estremo? I motivi in realtà sono tanti, puntata dopo puntata scopriamo come Hannah si senta in trappola nella sua stessa vita. Vuole scappare, si sente sola, chiede aiuto silenziosamente sperando che qualcuno si accorga della sua sofferenza.

 

2. BULLISMO: a essere colpevolizzati non sono solo i bulli ma anche gli spettatori che "semplicemente" stanno a guardare, difendendo così le loro azioni. Il confine tra buoni e cattivi è sottile perché i bulli sono ragazzi "normali" in grado di provare emozioni e di soffrire a loro volta.

 

3. CYBERBULLISMO: internet può diventare uno strumento pericoloso nelle mani sbagliate. Una foto scattata con innocenza diventerà per una condanna per la reputazione di Hannah, un attacco alla sua immagine di brava ragazza. Vergogna e paura impediscono alla vittima di chiedere aiuto ad una figura adulta di riferimento.

 

4. VIOLENZA SESSUALE: è un tema cardine che emerge non solo nella storia di Hannah. Vittime e carnefici si conoscono e per questo tendono a minimizzare le azioni violente, gli uni per la difficoltà di ammettere quanto è successo e gli altri per nascondere quanto hanno fatto. Non ci sono censure nella serie che mostra la brutalità dello stupro in modo crudo ed esplicito, evidenziando l'indifferenza di chi assiste senza intervenire.

 

5. STALKING: come ci si sente a essere spiati? Hannah si sente violata nella propria privacy, ha paura di essere seguita, di essere osservata tra le finestre di casa propria. Lo stalker si apposta, la pedina e la controlla. Nonostante Hannah scopra il suo stalker non riuscirà però a fermare la divulgazione di una delle foto che le ha scattato mentre bacia un'altra ragazza.

 

6. ALCOL: usato spesso per nascondere pensieri e sofferenze ma altrettanto spesso per sentirsi appartenere ad un gruppo. Non mancano le conseguenze dell'abuso di alcol, visto come una forma di "coraggio" dal gruppo e protagonista delle feste nelle quali la responsabilità delle proprie azioni viene a mancare.

 

7. DROGA: dall'uso all'abuso, dagli adolescenti agli adulti. La ricerca dello sballo giovanile ma anche la dipendenza tossica di un genitore assente.

 

8. AMORE: non poteva mancare in una serie dedicata agli adolescenti. Si parla di amore ma sopratutto di paura dell'amore. Quello sguardo non ricambiato, la paura di essere traditi da una persona di cui ci si fida, il dolore di un tradimento.

 

9. AMICIZIA: è labile e instabile. Si divide tra affetto e interesse, tra popolarità e impopolarità. C'è quella che dura per sempre e quella che è solo di comodo. La serie dimostra come i migliori amici possano diventare i peggiori nemici, come i rapporti siano complicati e i legami così fragili da poter essere distrutti dalle dinamiche di gruppo.

 

10. OMOSESSUALITÀ: nascosta per alcuni e svelata per altri. Viviamo la paura del coming out di una delle adolescenti protagoniste della serie, seppure figlia di una coppia gay. Vuole aderire allo stereotipo di ragazza "perfetta" e di figlia "normale", proteggendo a tutti i costi l'innegabile verità del suo orientamento sessuale.

 

11. INCOMPRENSIONI: la comunicazione è alla base delle relazioni umane e anche di 13 reasons why. Ognuno affronta le proprie battaglie interne ed esterne talvolta dimenticando quelle degli altri. L' empatia e la comunicazione ci aiutano a comprendere gli altri, a giudicarli di meno per le loro azioni e vederli più simili a noi.

 

12. DRAMMI: spesso gli adulti non prendono in considerazione i drammi adolescenziali. Perché la loro adolescenza è passata da tempo e gli stessi drammi ora sembrano del tutto banali. Eppure questo crea uno dei maggiori fraintendimenti tra genitori e figli, uno dei motivi per i quali un adolescente non chiede aiuto per i drammi che vive come insormontabili.

 

13. SESSUALITÀ: la fase di scoperta del proprio corpo e della propria sessualità scatena un turbinio di emozioni difficile da gestire. È un banco di prova dove potersi sperimentare ma è anche un'esperienza che crea ansia e insicurezze. Le figure adulte di riferimento possono e devono educare gli adolescenti a vivere la propria sessualità in modo sano e consapevole

 

Guarda il trailer

13 reasons why è disponibile su Netflix.

Leggi il libro

La serie è tratta dal libro 13 di Jay Asher.